Vietnam – Appunti di viaggio

E continuiamo così la ‘tradizione’ del post di addio (o meglio, arrivederci) dei Bobi, ora in partenza dal Vietnam alla volta di Shanghai.

Che dire…il Vietnam ti dà proprio l’idea di essere arrivato ‘lontano’! E non solo geograficamente parlando ma anche culturalmente. Finalmente riusciamo ad avere un’idea di quanto diversi siamo da loro…ci è risultato evidente quando in coda per vedere i monumenti ci siamo accorti di essere gli unici a non avere gli occhi a mandorla e…ce ne siamo resi conto (con non poco stupore) quando più di qualche persona del posto ci ha fatto delle foto…come se fossimo proprio noi le ‘cose strane’! Vero che eravamo un pochino impacciati…mentre venivamo trasportati sul risciò (cyclo)…ma non pensavamo di essere proprio da foto! E un signore si è addirittura lamentato perchè non siamo stati sufficientemente in posa affinchè lui ci fotografasse quando abbiamo chiesto al maestro di calligrafia un souvenir ben augurante (e io che pensavo volesse fotografare il souvenir, non noi, che sciocca 😛 ).

Ora, ecco un altro paio di curiosità imparate in questi giorni.

La popolazione vietnamita è composta da 54 etnie diverse! La maggior parte delle persone sono di origine Viet (da cui il nome del paese) ma vi sono altre etnie molto particolari. Una fra tutte, l’etnia Ede, strettamente matriarcale, la cui abitazione è molto particolare, è decorata con ‘poppe’ benauguranti all’ingresso (giusto per far capire chi comanda) e viene allungata ogniqualvolta una figlia femmina si sposa per far posto al marito e i figli che resteranno a vivere con i genitori di lei. Il risultato? Delle case mooolto lunghe e mooolto affollate 🙂

Come non finire poi con il cibo vietnamita? C’è veramente di tutto qui! Pesce (tanto pesce) ma anche carne (anche l’anatra, per esempio, che arriva dalla tradizione cinese). I gusti sono speziati ma anche agro-dolci (simile al Thai…ma senza più traccia di curry) e si fa largo uso di spaghetti in brodo (Pho) e moltissime versioni diverse di involtini primavera, così chiamati sia perchè contententi tanti ingredienti di colori diversi e vivaci all’interno, sia perchè la tradizione li vedeva preparati solo per la festa del capodanno (che qui segna l’inizio del periodo primaverile).

Al prossimo paese!

I Bobi