Cina – Appunti di viaggio

Anche se in ritardo, a causa della censura informatica del governo cinese, i Bobi non si sono dimenticati di un post di appunti di viaggio e curiosità di vario genere dedicato alla Cina. Ne facciamo uno cumulativo, giusto per raccogliere qualche curiosità.
Prima di tutto, collegandoci al controllo che il governo è abituato ad avere sulle persone, forse non tutti sanno che i dipendenti statali cinesi non possono viaggiare all’estero finchè non vanno in pensione. La giustificazione di tale divieto sta nel fatto che lo stato cinese teme che i suoi dipendenti diretti , vedendo come funziona all’estero, si disaffezionino alle logiche del partito o, addirittura, possano decidere di non tornare in patria e di restare all’estero (in Italia se qualche dipendente statale decidesse di rimanere a vivere all’estero non sarebbe poi questo dramma eh? 😉 ).
Un’aspetto che invece è decisamente più libero in Cina, è quello legato alla fede, alla religione che nei cinesi si traduce più he altro in una vera filosofia di vita.
Le loro credenze religiose si rifanno, infatti, ad una combinazione di buddismo, shintoismo e taoismo e si traducono in alcune linee guida che vanno ben oltre le preghiere nei templi allargandosi a tutta una serie di attenzioni da tenere per permettere a corpo e spirito di restare in salute. Rientrano tra queste le logiche del feng shui che mira a generare armonia ed equilibrio nella vita disponendo, per esempio, le stanze e l’arredamento della propria abitazione in maniera opportuna, per far fluire l’energia.
Fanno parte di questi accorgimenti anche le regole che i cinesi mantengono nella loro alimentazione. Quando è caldo, per esempio, usano molti cibi piccanti, per spingere il proprio corpo a sudare e raggiungere un equilibrio con la temperatura esterna. Oppure, ancora, non bevono mai bibite fredde, soprattutto durante i pasti, perchè introdurre elementi freddi nello stomaco e nel corpo che sono caldi farebbe male all’equilibrio interiore. Prediligono invece le bibite calde e con questo si intende non solo il famoso tè ma anche solo acqua calda (molto frequente sui tavoli dei ritoranti). Pensate che a Berto hanno addirittura chiesto se volesse anche la birra calda! Non vi dico la sua espressione di disgusto… 😛

I Bobi

Cambogia – Appunti di viaggio

Ormai anche la nostra tappa in Cambogia (in lingua locale Cambodia) volge al termine (stasera saremo in volo verso il Vietnam) ma prima di partire vorremmo riassumere di seguito alcuni appunti di viaggio con la speranza che possano essere utili a tutti coloro che sono interessati a questo meraviglioso paese e finora non hanno mai avuto modo di visitarlo…fatelo presto, mi raccomando!

Prima di tutto l’aspetto base: la moneta. In Cambogia si usa praticamente esclusivamente il dollaro americano. Anche il resto te lo danno in dollari, ad eccezione degli spiccioli che sono l’unica traccia visibile della loro moneta locale (il Riel).

I prezzi sono veramente bassi (per essere un posto molto turistico) e contrattabili (anche se a volte ti dispiace contrattare per 1-2 dollari di spesa). Con 2 dollari ti fai portare a spasso con il tuk tuk, con 2 dollari puoi comprare una t-shirt, con 1 dollaro compri una birra, con 20 dollari a testa ceni in un bel ristorante curato. Certo…poi la qualità si paga anche qui…ovvio. Per farvi un esempio, siamo andati a visitare il centro dell’artigianato dove i ragazzi cambogiani dipingono davanti ai tuoi occhi delle bellissime lacche o scolpiscono la roccia di arenaria o, ancora, lavorano le sete e, in quel caso, i prezzi erano decisamente elevati (non ho potuto comprare niente sia per il prezzo sia per ovvie ragioni logistiche di trasporto 🙁 ).

Continuiamo ora con un altro aspetto base: il cibo. Con grande dispiacere di Berto, il cibo cambogiano (per quanto ci pare di aver visto) fa larghissimo uso di…verdure! Esistono molti piatti esclusivamente vegetariani ma anche quelli che non lo sono hanno al loro interno diversi vegetali e anche frutta secca. Uno dei famosi miti da sfatare è che, almeno in città, i locali non prevedono piatti a base di insetti, scorpioni o serpenti. Le uniche  bancarelle che li propongono hanno un aspetto decisamente turistico. Per essere certi di ciò abbiamo chiesto alla nostra guida locale che ci ha confermato che la Tarantola non è uno dei suoi piatti preferiti, l’ha assaggiata una volta sola e preferisce il pollo. Non preoccupatevi inoltre per l’utilizzo delle bacchette, tutti usano forchetta e coltello (anche se quest’ultimo viene spesso sostituito da un cucchiaio…rendendo lo spezzettamento delle pietanze a volte difficoltoso). Inoltre un pasto normale da loro prevede almeno una porzione tipo zuppa…suona strano con il caldo che c’è ma poi in effetti scopri che una zuppa calda con i 35 gradi che ci sono ha un suo perchè 😛 .

E arriviamo così alla questione climatica. Premesso che siamo stati in Cambogia solo 3 giorni e che i cambogiani stessi lamentano l’imprevedibilità del meteo che si sta facendo sempre più evidente negli ultimi anni, qui vi sono due grandi stagioni. Quella secca (dicembre-aprile) e quella delle piogge (maggio-novembre).
Tuttavia, adesso non sarebbe comunque il momento migliore per visitarla perchè, in effetti, è davvero molto molto caldo (fare le scalinate dei templi è da svenimento). Se fate un viaggio dedicato alla Cambogia, quindi, l’ideale sarebbe Febbraio.

Preparatevi tutti quindi! Febbraio 2018 si va in Cambogia! 🙂
i Bobi!